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cio, e lo Sparviero una Colomba, e l’Aquila disse. Tanto lo Sparviero è più nobile, è prestante del Nibbio, quando la Colomba è più nobile, e prestante del Sorcio.

Sentenza della favola.

Avvertisce la favola, che gli uomini hanno da’ stimarsi da’ loro fatti, e non dal corpo giudicarli.


Di un Pazzo. 259.


A

ndando un pazzo per una Città diceva, ch’egli era pieno di sapienza, e che la voleva vendere a chi voleva comprarla. Uno se gli fè avanti, e gli domandò; che gli desse della sapienza, e gli diede certi denari. Quello gli diede un viluppo di filo, e dandogli una percossa, disse: Fa che mai non ti accosti a Pazzi, quando è lungo questo filo.

Sentenza della favola.

La favola dice. Scostatevi da’ Pazzi, e quanto da quelli v’allungate, tanto v’accostate a saggi.


Di un Porcello. 260.


V

edendo il Porcello ammazzar suo Padre, piangeva, e gridava fortemente; ma quanto seppe, che per la morte del Padre, restava padrone delle ghiande, tacque, e non pianse più.

Sentenza della favola.

Questa favola dinota, che le ricchezze dell’eredità fanno passare il dolore del Padre morto.


Di un Villano. 261.


U

n Villano aveva una bella Vigna, intorno alla quale era una siepe. Vedendo