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DE PARADOSSI 75

da ritrovare l'odiosa ambitione, mai l'havrei creduto, percioche mi detti sempre ad intendere che tutta l'ambition del mondo fusse raccolta nella citta di Napoli, ma hora sgannato ne sono, et securamente, poi che di molto piu isperienza mi sento, affermo, d'haver veduto in Napoli piu chiari segni di nobilta et di gentil creanza, che in qualunque altro luogo dove stato mi sia, et piacesse a Dio che nella patria mia, potessi annoverare tante virtuose donne, et tanti honorati cavaglieri, quanti ivi già conobbi, et facilmente oserei di dire che sol il principe di Salerno, col mio signor don Lonardo Cardines bastar potrebbono con la lor benigna et liberal natura, con e dolcissimi costumi, et rara leggiadria, a' ornare, et abellire ogni corrotto secolo, ma ritorniamo alla nobilta, la quale, non pur al presente guasta si conosce, ma troppo gran tempo fa che incomincio a degenerare dalla sua primera et bella forma. Sovviemmi d'haver letto che il padre di Euripide glorioso d'esser fatto nobile, stavasi tutto pien di gioia, dil che fortemente fi rise il figliuolo dicendoli non ti ralegrar padre mio di nobiltà, poiche hoggi la si vede fondata sol ne danari, et è in arbitrio di qualunque dineroso il farsi a' suo piacere nobile, diceva per tanto Socrate, che la vertu era quella che ci faceva nobili. Vanamente adunque si gloriaremo d'esser ne di questa, ne di quell'altra famiglia,


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