(come un verace essempio di leale amistà introdurgli
a parlare insieme nel suo libro intitolato
dell'amicitia? di modo che sforzato mi pare al
suo dispetto, ò formar dui Lelii) il che non si truova
appresso di alcuno istorico, ò ver comettere
disordine facendo parlare Catone come veglio,
effendo quasi di giovanile età, a queste espresse
contradittioni, dovea piu tosto por mente, che
beffarsi di Aristone Chio c'havesse introdotto Tito
ne à parlare della mala età, (che cosi esso chiama
l'età inchinata et caduca) non e dubbio che Aristone
quantunque rifuggito si sia alle favole de poeti,
non habbi almeno introdutto persona di età
matura secondo che alla proposta materia si
conveniva egli riprende facilmente altrui ne avertisce
questo losco quanto esso sia molto più degno
di riprensione, ma questo sol non intendo che bastevol
mi sia per publicarlo ignorante dell'istoria,
lo mostraro anchora piu chiaramente. Scrive
nelle sue Paradosse che C. et P. Scipioni fussero
dui propugnacoli della guerra Punica. ò cervello
fatto a lambicco, come poi tu questo si strabochevolmente
affermare, sendo morti in Spagna
et havendo sempre combattuto per l'acquisto et
per la diffesa di detta Spagna? io per me, non so
dove ti havesti all'hotta il capo, non sapevi tu
che la prima impresa che havesse doppo la morte
loro, Affricano, si fu in Ispagna? donde si fece
poi la via al combattere dinanci a Cartagine con