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DE PARADOSSI 19

no a chi le lettere segue et ammira, ma volete voi meglio vedere quanto hoggi mai seno per ciascaduno luogo schernite, di qui lo potete considerare, che come alcuno latinamente parla se gli da subito del pedante pel capo, et allor giuditio, chiunque dice Pedante, conchiude ogni miseria, si come nel dir ingrato s'inchiude ogni difetto. Mi soviene (non e anchora guari) d'haver conosciuto dui honorati cavaglieri, ambidui servidori del Christianissimo re Francesco, li quali, perche, molta affettitione alle dottrine mostravano, erano quasi divenuti a lor soldati odiosi, et parevagli che l'arme, con l'aggiunta delle dottrine, non potessero virtuosamente operare, alla qual cosa, non mi saprei giamai opporre, anzi, in molti modi costretto mi sento di confessare, che le lettere con qualunque altra professione congiunte, gli arechino sempre malissimo augurio, Non cessaro adunque sin che spirito nel petto mi senta, di esortar altrui a lasciarle, a biasimarle, a odiarle, a perseguittarle, et darle da ogni luogo eterno bando, O' Dio perche non si fa un general divieto che chi parla di lettere, sia rigidamente punito, et qualonque tocca per leggere libro veruno, sia con ogni grave supplitio castigato, con simil decreto si vieti carta, penne, inchiostri et calamari, guastassersi anche le stampe, acioche tolte via le lettere, si togliesse anchora l'infelicita che da quelle nasce, la qual parmi che non sol affliggi i seguaci,

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