Pagina:Lando - Paradossi, (1544).djvu/65

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CHE MALA COSA NON sia se un Principe perda il stato.

P A R A D O S S O. V I.

On so veramente, per che tante querele facciano e Principi se aviene che perdano e stati, essendo di necessita, che se non d'altra violentia, almeno da la morte, che a tutte le cose e solito di por termine, ne siano finalmente deposti. Doverebbono in vero piu tosto vergognarsi che essendo soggetti a tutte l'humane qualita, come ciascun'altro huomo (quantunque di humil fortuna) presumino et appetischino d'essere a tanti altri (forse di maggior valore preferiti) ne si vogliono contentare d'essere pari a gli altri di conditione, come sono pari per natura. Disse gia un savio Filofofo et di chiara fama ne suoi tempi, che tra ricchi si contendeva meritamente di richezza, tra belli di bellezza, ma che tra gli hnomini dovea esser il lor contrasto della gentilezza, et dell'humanita, ne fra loro doversi mai ricercare altra preminentia che dell'esser l'uno piu d'altro benigno, liberale, honesto, cortese, et affabile, Lodarsi per tanto da savi maravigliosamente Diocleziano, che per modestia ricusasse l'imperio, ch'era pur grande, et assai ben stabili//