Pagina:Lando - Paradossi, (1544).djvu/64

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IL PRIMO LIBRO

della quale, volendo parlare, disdro (come disse colui) un fiume, anzi un torrente di eloquenzia. Verona fu detta quasi Veruna, veramente una degna de cui scrivino le piu dotte penne, et parlino le piu diserte lingue, prende suo nome dal vero, di cui fu sempre amicissima, il sito e gratioso, ivi si prende gran diletto da contemplare acque correnti, colli ameni, monti fruttiferi, campagne ampie et aperte, d'indi, come dal cavallo Troiano, escono huomini et da guerra et da lettere, non vi manca industria mercantile, stimasi grandimenti la nobilta, ne per danari e nobili con gli ignobili facilmente si mescolarebbono et per darci anchora meglio a vedere quanto Idio l'ami, dato gli ha per pastore il bon Matteo Giberto gloria et honore dell'ordine episcopale, qual mai non vego che non mi paia di vedere una viva imagine di Ambruogio, p di Agostino. Vedete hora, come vero si truova il comun detto che Iddio ha cura de matti: non vi pare che gli habbi trattato meglio dall'altre nationi, non mi voglio stender piu oltre, poi che tal argomento e stato da altri et forse con miglior modo trattato. Sono adunque da esser molto ben riveriti e pazzi poi che Iddio tanto gli ama, et hagli col suo amirabil consiglio eletti, per confondere la sapienza di questo mondo, volendo che le più nobili citta, et le piu valorose nationi, pazze et non saggie dette sieno.