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DE PARADOSSI

stata l'imbriachezza di tal maniera, che non solamente trapassava il vomito, ma che costrignevano anchora e giumenti all'immoderato bere concludendo poi, che in veruna parte del mondo restavasi di vedere la santa imbriachezza, la quale (per quanto si vede nelle storie) era venuta a tanta reputatione, che chi non s'imbriacava non era galant'huomo tenuto. Cirro pertanto, (dico il più giovane) se, del Reame degno reputava, perché poteva bere maggior copia di vino et senza tedio smaltirlo. Nota Plutarco ne la vita di Licurgo che appresso de Spartani, e' fanciulli si lavassero col vino per fargli vigorosi pieni di spirito, sani et con la pelle piu soda, O' potenza infinita in quanti modi ti mostri e scuopriti a' mortali? ben ti poteva bastare che con la tua virtu potessi amorzar et totalmente estinguere la mortifera cicuta. Trovasi, che ne anche dispiacesse l'imbriachezza ad Esiodo, poi che commando che per xx giorni avanti il nascimento della canicula, et xx dopoi, l'huomo largamente bevesse senza mescolarci pur una gocciuola d'acqua, il che, se osservato havesse Ligurgio di Tratia, egli non sarebbe suto da Bacco nel mare precipitato per haver posto dell'acqua nel vino. Cornellio Celso medico più d'ognaltro eccellente, loda nel regimento della sanita che almeno una volta al mese l'huomo bevendo disordini, quanti utili medicamenti? quante salutifere lavande? E