Pagina:Lando - Paradossi, (1544).djvu/84

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IL PRIMO LIBRO

cittadinesche, non di andar in consilio, non che gli uffitiali ben ministrino et dell'amministratione rendano a superiori buona ragione, non s'odono le differenze de confini, non si teme più l'ira del principe ò sdegni de vicini, ma spensieratamente vivesi, ritrovando spesse volte gratissime venture, molti n'ho io conosciuti, li quali più agiatamente vissero fuor di casa che nella propria patria, senza haver pero mai detto il Paternostro di santo Giuliano, nel vero e troppo gran cosa la tenerezza, c'hanno le vedovelle a fuor usciti, so quel che dico, ne pensi alcuno ch'io mi sogni, o vaneggi. Ricordomi d'haver letto, che essendo ritornato Tenero dalla Troiana espeditione, e volendolo il padre Telamone mandare in bando, non se ne curò punto, anzi saggiamente rispose, la Patria, padre mio, e dovunque l'huomo e ben raccolto. Veramente se l'esiglio fusse da savi giudicato si mala cosa (come molti sciocchi per mancamento de propositi alle volte divisano) non si sarebbono ritrovati tanti che spontaneamente l'havessero abracciato si come fece Metello Numidico et altri molti. Havendo gli Ateniesi dato bando è Calistrato, et oprando senza farnelo consapevole alcuni suoi amici, per che egli fusse rimesso, interdisse con molte preghiere si amorevole uffitio, et fuor della patria sua (quantunque copioso de beni) volentieri fini e suoi giorni. Ricordomi anchora d'haver letto che essendo bandito