Pagina:Latini - Il Tesoro, 1, 1878.djvu/16

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XII

filosofia, si disse il vero. Nè egli, nè i contemporanei parlano della sua scuola.

Ignoriamo quanti anni durasse il suo esiglio. Fu certamente fino alla morte di Manfredi, ucciso nella battaglia di Benevento a’ 26 febbraio 1266. In patria ricuperò l’antico incarico di segretario del Comune, e prese parte a molti nobili uffici12. Nel 1280 cooperò alla pace, comecchè effimera, tra guelfi e ghibellini. Morì nel 1294, e fu sepolto nella sua parrocchia di santa Maria Novella. Nella capella del palazzo del Podestà a Firenze, si conservò il suo ritratto. Nella capella del sepolcro di Dante a Ravenna, sono quattro medaglioni, che rappresentano Virgilio, Brunetto Latini, Can grande, e Guido Cavalcanti13.

L’abate Mehus fece una collezione degli elogi di ser Brunetto, intorno ai quali osserva il Tiraboschi, che i posteriori non sono che ripetizione dei precedenti.

Riporterò. questi soli, che sono i più autorevoli.

Giovanni Villani, dopo di averne narrata la morte, aggiugne: “Fu un grande filosofo, e fu un sommo maestro in rettorica, tanto in ben saper dire, quanto in ben dittare.... et fu dittatore del nostro Comune, ma fu mondano uomo. Et di lui avemo fatto menzione, perchè egli fu