Pagina:Latini - Il Tesoro, 1, 1878.djvu/425

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e le notti crescendo, sì che nel verno sono le notti grandissime1.

E così se ne va il Sole facendo suo corso, avvallando tuttavia d’alto in basso, a poco a poco. Ed è in tal maniera, che così come il dì cresce quando il Sole va per Ariete infino a Cancro, per lo montare che fa sopra noi; così ricomincia il dì a menomare per lo divallamento che ’l Sole fa tanto, quanto va per Cancro e per Leone e per Virgine, infino a quindici dì all’uscita di settembre. E l’altro dì dopo, entra egli nell’altro quartieri, cioè in Libra. Ed allora è egli nel diritto mezzo del cerchio, cioè al settimo segno, diritto ad Ariete. E però conviene egli che quel dì sia eguale2 alla notte, sì come fu dall’altra parte rincontro a lui. Ma ciò è diversamente, chè questa equalità viene in settembre per lo menomamento del dì e per lo accrescimento della notte: ma l’altra equalità viene in marzo, per lo abbreviamento delle notti, e per lo accrescimento del dì3.



  1. Il t: Mais au parfont midi, là où li Solaus s’esloigne tant comme il plus puet, agrandist la nuit, et en septentrion, où li Solaus se trait plus prés, sont les nuiz grandismes.
  2. Il t, iguaus à la nuit, et pareil.
  3. Il t in plurale, come sopra, des jors.

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