Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/17

Da Wikisource.

13

fiume d’Egitto, del quale credono che ’l suo nascimento1 non può essere trovato ov’ egli sia2.

Oltre quello luogo ove ’l fiume del Nigro si parte in sette parti, e là ove ’l fiume del Nilo comincia sua via, è il paese di Arabia, che si appartiene al mare Rosso. E sappiate, che quel mare è rosso non per natura, ma per accidente, cioè per la terra e per le pietre d’onde corre, che sono rosse3. E questo è uno golfo del mare Oceano, ch’è divisato in due braccia: l’uno che viene di verso Persia, e l’altro che viene di verso Arabia4.

E sappiate, che nella riviera del mare Rosso è una fontana di cotale natura, che li montoni che ne beono, incontanente cominciano a mutare la lana di colore, insino a dentro alla pelle. E

  1. Le stampe leggono: questo fiume d’Egitto credono che ’l suo nascimento. Rabberciato col ms. Vis. e col t c’est li fluns d’Egypte, de cui dient li plusor que sa naissance ne puet estre trovée.
  2. Leggono senza senso le stampe: Non può essere trovato ch’egli sia oltre quello luogo ecc. Mutato, ch’egli sia, in ov’egli sia, e posto il punto dopo trovato in conformità del ms. Vis. e del t: Non puet estre trovée. Outre celui leu ecc.
  3. Il t ed il ms. Vis. por les terres qui sont rouges, dont ele fait son cours.
  4. Il ms. Vis. ed il t de Perse, e poi d’Arabe.