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chi la i,’’iiailagna S(3nza fatica, si la spende senza

moderamento. E questa è la cagione perchè la madre ama li suoi figliuoli più che ’1 padre ’, perchè ella vi sostiene grande angoscia e grande fatica nella loro generazione ^

Dunque conciossia cosa che ricevere ^ benefìcio sia lieve cosa, e farlo sia grave; più amano li benefattori li beneficiati, che i beneficiati li benefattori.

E sono uomini li quali s’ amano troppo, e però sono chiamati amatori di sé medesimi \ e questo si è detto sozzo amore; però che l’uomo rio fa tutte le cose di sua utilità ^ Ma l’uomo buono e virtuoso ", fa l’ opere buone e virtuose per amore di virtù e di bene ". E sono alquanti

1) Il T, ed il nis. Vis. sotto intendono, ma non dicono esplicitamente, che la madre ami il figlio più che il padre.

2) Ut: por la grant poine que eie soffri, quant’ eh l’cnfaiila et norri.

3) Il T: recoivre bene/ice avenablement, ed appresso: faire le selonc ce que avenable est,

4) Ag’^iunto coi mss. del Sorio: e però sono chiamati amatori di sé medesimi. Manca al ms. Vis.

5) Il T: « son profit. Corretto volontà, in utilità, coi mss. del Sorio, e Vis. e col t.

6) E virtuoso, manca al t: come appresso manca e virtuose. È nel ms. Vis.

7) Il T segue: et sa oecre est toute plaine de vertu, et en lui croist oevre de vertu. Manca al ms. Vis.