Pagina:Latini - Il Tesoro, 3, 1880.djvu/275

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savio se tenzona col folle, o ch’egli ’ rida, non

troverà riposo. Il folle non riceve il detto del savio, s’ egli non dice cosa che gli sia grata a suo cuore. lesù Sirach dice: Quelli parla ad uomo che dorme, che parla allo stolto sapienza.

Appresso: Guardati che tu non parli ad uomo ischernitore, e fuggi il suo detto come veleno, che la compagnia di lui è laida a te. Salomone dice: Non castigare uomo gabbatore, ch’egli t’odierà; castiga il savio, che ti amerà. Seneca dice: Chi biasima lo schernitore, fa noia a sé medesimo; e chi biasima il malvagio, acquista le sue tacche *. lesù Sirach dice: Non ti consigliare col folle, ch’egli non consiglia se non quello che gli piace di fare ^ Appresso: Guarda che tu non parli ad uomo lusingatore * e pieno di discordia, che il Profeta dice: L’ uomo che ha lingua lusinghiera, non sarà amato sopra la terra. lesù Sirach dice: Spaventevole è in cittade uomo discordioso, e folle di parole. Ed altrove ^ dice egli

1) Corretto e, in o, col t: on qui il se ne. Albertano: si ve ridcat.

2) Mutato richiedi le sue intenzioni, in acquista le sue tacche, col ms. Berg. e col t: il aquiert de ses taches. Albertano: ipse siòi maculam qtiaerit.

3i II t: qui il li plaist. Albertano: quae eis placent. 4) Il t: jangleor, ed appresso langue jangleresce. .")) Corretto allora, in altrove., col ms. Magliabechiano 47. e col T: aillors.