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Per volontà di dignità fa l’uomo torto ’. Secondo

che dice Salomone: Cupidigia di dignità ha costretto più mortali di diventare falsi ^ ch’elli portano una cosa rinchiusa nel petto, e un’altra nella bocca. Elli non sanno iscegliere amistà, o odio, per la cosa, ma per lo prò’ % ed amano più il volto * che la volontà, né l’ingegno ^ Tullio dice: Ma egli è una mala cosa, che ^ molte volte la volontà di dignità sopprende V ardito, e lo largo uomo. Che ardimento fa l’uomo più presto a guerreggiare, e larghezza gli dona grande aiuto, e però spesso viene di loro volontà grande tormento. Lucano dice: Intra due re d’ un reame non ha punto di fé, che nullo che sia in podestà non può soflferire compagnia di compagno.

1) Per volontà di dignità fa l’uomo torto, ripetizione che manca al t.

2) Corretto Quand’ egli sia costretto più volte mortale di diventare falso, in Cupidigia di dignità ha costretto più mortali di diventare falsi, col t: Convoitise de dignité a constraint plusors mortels de devenir faus.

3) Corretto per l’opera, in per loro prò, ed, col t: mais por le prou, et aiment etc.

4) Corretto pin volte, in più il volto, coi r: aiment plus volt, colle varianti viilt, voelt, vis.

5) Aggiunto lo, col t: que la volonté et l’enging.

6) Corretto Malizia è una cosa, la quale, ìu Ma egli è una mala cosa, che col t: Mais il a une male chose, qxie mainte foiz etc.