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Delle Instabilità dell'ingegno |
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permandimfticane fatiche; elTer prodótti in qualiique parte- dell’amena co£
lina giardini, doue l’aure Ugultiche, li
profumali co odori Raminghi; bofehet-.
ti, doue falce legiflamee nelle chiome^
frondofe no permette fuperchierie; praticelli, doue vanno carolando ftuolidi
Ninfe; vccelliere, doue Mufici volatori
con le licenze della voce i confini preferita alle lor penne compenfano; fontane, doue l’acque, nell’anguille de’ canali rnartirij purificatori prouando; vfeite finalmente alla luce, entro à limpidiffimi fcherzi fe fteiTe con fe ftefle per la»;
libertà ricuperata festeggiano.
■ Signoreggia l’amenilììmo colle_j s
quinci l’onde d’vna marina fpiratrice^»
di molli vezzi, quindi gli horti d’vna-»
Eianura tempeftata di mille alberghi;
ora colmo di fafto porge il. piede à gli
olfequij d’vn diuoto torrente -, [hora ramolato da gaia molrra fronte alle mura
della contrapofta Città.
Fioriuail Maggiorando in vna delie più pregiate magioni, c’habbia il luogo delitiofo, vennero à dimorar quattro
giouani Donne in compagnia d’allettanti Caualieri, ftretti loro per parentela, confacenti per anni, & incatenati per
volontà. Tralfegli auueduto configlio
d’inuolarfi per lo fpatio d’alcuni giorni,
al foftidio delle nouelle > che tuono ra^,,.’. ’ piene
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