Pagina:Le Istorie Trentine in compendio ristrette 1847.djvu/73

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le opere, e la dottrina di Cristo figlio del Dio unico e vero. Ma sdegnati quelli per l'insulto fatto al loro idolo, ed entrati in furore, gli scagliarono contro una tempesta di sassi, e non cessarono dall’assassare finchè nol videro morto. Il corpo di Lui fu raccolto da' fratelli suoi e da altri fedeli che lo avevano accompagnato, e con solenne pompa trasportato nel tempio da Lui edificato in Trento. Presto dopo conobbero anche quei di Rendena il loro errore, e chiesero istruzione e battesimo. Queste cose avvennero verso la fine del secolo quarto.

Il Frapporti fece di san Vigilio il seguente elogio:

Fu Vigilio uom grande in tutto il senso della parola. A lui nella prima gioventù il senno colla fermezza della virilità non mancò: a somma altezza d'animo somma umiltà e mansuetudine somma congiunse: nè dalla lode della pietà e delle pastorali virtù quella della dottrina e delle lettere scompagnò. Più che laudabile fu per lo zelo maraviglioso, come quegli che, trovato nella Diocesi ristrettissimo il numero de' credenti, in venti anni di episcopato chiese eresse e cappelle per tutta la Diocesi, nè men di trenta nelle vicine di Brescia e di Verona, tutta la città convertì, tutto il contado lasciò cristiano, tutte le tridentine valli guadagnò, parte collo spiro della parola, parte colla sovrumana efficacia del versato sangue. Fu in vita, ed in morte e dopo morte veneratissimo.

Onoransi anche nella trentina Diocesi quali Santi Claudiano, Magoriano, e Massenza, questa madre, e quelli fratelli di san Vigilio. De' quali io scriveva