Vai al contenuto

Pagina:Le Novelle Indiane Di Visnusarma, UTET, 1896.djvu/10

Da Wikisource.
2 novelle indiane di visnusarma

perchè egli, vedendoli ribelli a ogni dottrina, convocati i ministri, così disse: Vi è noto che questi figli miei sono ribelli a ogni dottrina e privi di discernimento. Nel vederli tali, il regno mio, sebbene libero da ogni malanno, non mi apporta,nessuna felicità, intanto egregiamente si dice:


     De’ figli non nati, — de’ morti, de’ stolti,
Migliori son sempre — i morti e i non nati.
Cagione son questi — di breve dolore;
Per tutta la vita — lo stolto ti cruccia.
     Che si fa di giovenca che non figlia
E non dà latte? e qual di vivo figlio
È frutto mai s’è indotto e amor non sente?
     Meglio assai de’ figliuoli la morte
Che sventura di stolida prole,
Se per essa qualcun si vergogna,
Qual d’un figlio bastardo, fra i saggi.
     Se feconda è la madre di colui
Al qual non cade per la meraviglia
Di man la creta, annoverando i saggi,
Dimmi qual sia la madre che non figlia1.


Meglio l’aborto e meglio, a’ tempi suoi,

Non accostarsi a donna;
Meglio steril consorte, e meglio ancora
Figlia che ha partorito2;
E meglio un nato morto, e meglio, ahi lasso!
Chiuso feto nell’alvo3,
Che non savio figliuolo, anche se bello,
Anche se ricco e forte.
     Ma da un sol che abbia valore.

Della stirpe sia l’onore,
Che in bell’opre si consiglia,
Tutta è adorna la famiglia,
Come serto a cui sta in cima
Una perla peregrina.


Perchè adunque si possa risvegliare la lor mente, qual mai espediente si deve mettere in opera? - Allora ad uno ad uno i ministri risposero: O signore, per dodici anni si suole udir grammatica. Come questa in qualche maniera si sappia, con gran studio si può aver l’istruzione nelle discipline del dovere, dell’avere, del piacere, della finale liberazione4. Allora un ministro di nome Sumati, venuto là in mezzo, disse: O signore, questo spazio di tempo che ci è dato da vivere, non è eterno. Troppo lungo tempo vuolsi per apprender le regole dei suoni grammaticali. Però si deve pensare alcuno espediente per la loro istruzione che sia alquanto accelerato. E si è detto:


Veramente infinita è la scïenza

Grammaticale;
Molti gl’impedimenti, e breve è questa
Vita mortale.


Tu però il succo prendine e il soverchio

Lontan rigetta
Come fa il cigno che dall’acqua toglie
La parte eletta5.

Intanto, è qui, o signore, un bramino di nome Visnusarma che s’ha acquistato rinomanza nella perfezione di molte discipline. Tu mandali a

  1. Cioè dimmi di qual maniera la donna è sterile se non è come sterile quella madre che ha un figlio solo il quale non sente ammirazione per i saggi e, nel notarli con la creta o col gesso sulle tavolette, non sente cadersi di mano la creta per la meraviglia.
  2. Che abbia avuto alcun parto clandestino.
  3. Un parto che non si può estrarre.
  4. Liberazione, secondo il concetto indiano, da un’altra vita, esistenza ulteriore.
  5. Credono gl’indiani che una certa specie di cigni sappia, bevendo in una certa mistura d’acqua e di latte, scegliere il latte e sorbirlo solo.