Pagina:Le Novelle Indiane Di Visnusarma, UTET, 1896.djvu/66

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58 novelle indiane di visnusarma

Quel più non è1:
Ma a chi di cruccio
Senza ragione
È tutto pieno,


Soddisfazione
Convenïente
Può dar la gente?

Oh! quanto giustamente si dice:


Dei servi diligenti — che fanno lor

[servigi,

Del bene altrui curanti, - al vero sempre ligi,
Lontani dagl’inganni, — i torti sono certi,


Se piglian qualche abbaglio; — sempre i

[meriti incerti.

Però il servir padroni — è affar pericoloso
Come di chi s’affida - a un mare tempestoso.


E poi:


Favor di gente
Che ama d’affetto,
Quaggiù sovente
Torna a dispetto,
Mentre l’offesa
D’altri, d’un tratto,
È accetta e intesa
Qual gentile atto.
Poi che de’ principi
Incomprensibili
Sono le menti,


Di differenti
Umor ricetto,
Davver! che altissima
Ombra e mistero
È di chi serve
Il ministero,
Qual ben comprendere
Mai non potrà
Nemmen chi tutte
Le scienze sa.


Ora io ho bene indovinato che Pingalaca è stato aizzato contro di me da quelli de’ suoi aderenti che non sanno sopportare il favore concesso a me. Però egli così parla di me, mentre io non ho alcuna colpa. Peichè è stato detto:


Quel favor che concede ad altri un re,
Gli altri servi non ponno sopportare,

Come donne elle soglionsi crucciare
Per favor che altra donna2 ebbe per sè.


Ed è appunto così, perchè, quando sono attorno al re persone di merito, non si concede alcun favore a chi non ne ha. Perchè è stato detto:


Ogni virtù di gente che ha virtù,
Resta coperta da chi n’ha di più.

Fiamma di cero che di notte splende,
Cessa, ratto che il sol pel ciclo ascende. —


Damanaca disse: Amico, se così è, per te non c’è timore. Quantunque aizzato contro te da quei malvagi, ti si ritornerà benevolo alle tue parole. — E l’altro disse: Oh! tu non dici il vero! perchè con gente cattiva, anche se di poco conto, non si può reggere in alcun modo. Costoro, ordinando qualche trappola, giungono sempre a colpire. Perchè è stato detto:


Il lecito e l’illecito
Molti birbanti scaltri
Che vivono di trappole,
Adopran contro gli altri,


Qual d’un cammello a danno
Il corvo e i soci suoi
Un giorno adoprato hanno. —


Damanaca disse: Come ciò? — E l’altro disse:

  1. Cioè quando sia stato tolto di mezzo.
  2. S’intende di più mogli dello stesso marito secondo l’uso orientale.