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CINO DA PISTOIA



L


     Se non si muor, non troverà mai posa,
Così l’avete fortemente in ira,
Questo dolente che per voi sospira
Nell’anima che sta nel cor dogliosa:
     5Et è la pena sua tanto angosciosa.
Che pianger ne dovrìa ciascun che ’l mira
Per la pietà che pare allor ch’ei gira
Gli occhi che mostran la morte entro ascosa.
     Ma, poi v’aggrada, non vuol già salute
10Nè ridôtta il morir, come coloro
Li quai son forti nel terribil punto;
     Per gli occhi vostri che sì accorti fôro,
Che trasser del piacere una virtute,
Che ’nforza il core essendo a morte giunto.




LXXI


     Perchè nel tempo rio
Dimoro tutta via aspettando peggio,
Non so com’io mi deggio
Mai consolar, se non m’aiuta Dio
5Per la morte ch’io cheggio
A lui che vegna nel soccorso mio,
Ch’e’ miseri, com’io,
Sempre disdegna, com’or provo e veggio.
Non mi vo’ lamentar di chi ciò face,
10Perch’io aspetto pace
Da lei su ’l punto dello mio finire;
Ch’io le credo servire,
Lasso, così morendo,
Poi le disservo e dspiaccio vivendo.
     15Deh or m’avesse Amore,
Prima ch’io ’l vidi, immantenente morto,


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