Pagina:Le aquile della steppa.djvu/49

Da Wikisource.

Attraverso la steppa. 43

su una lunga linea. Erano quindici o venti, bene montati e anche bene armati; tuttavia Hossein e Tabriz non esitarono un momento a caricarli, sapendo bene che nessuno avrebbe potuto arrestare lo slancio indiavolato dei due khorassani.

— Addosso! — urlò un’ultima volta il prode figlio del beg, che aveva presa un’altra pistola.

Serrarono i ginocchi sui fianchi dei cavalli e spararono simultaneamente due colpi, poi fecero impeto sulla fila, menando colpi furiosi a destra ed a sinistra coi kangiarri.

Parve che quella carica furiosa e l’audacia dei due turchestani, producesse un gran panico fra quei banditi, poichè invece di stringere la fila e di chiudere il passo, fecero fare ai loro cavalli un salto di fianco, lasciando libero il varco. Lo strano si è poi che non pensarono, nella confusione, di far uso dei loro fucili, che pur tenevano fra le mani.

I due cavalieri, dopo d’aver spaccata la testa ai due banditi, che si erano trovati a portata di mano, passarono come una tromba attraverso i nemici, ormai disorganizzati dal loro slancio impetuoso, continuando la loro rapidissima corsa attraverso le fitte erbe della pianura.

— Allenta le briglie, Tabriz! — gridò Hossein, — I banditi ci daranno ora la caccia. —

Alcune detonazioni rimbombarono alle loro spalle e tosto essi udirono i proiettili a fischiare non già in alto, bensì rasente le erbe.

Tabriz si volse e si guardò alle spalle.

Le Aquile della steppa, furiose di non aver potuto arrestare a tempo i due audaci cavalieri e anche smaniose di vendicare la morte dei loro tre compagni, si erano messi in caccia, urlando ferocemente.

Come però abbiamo detto, se i cavalli turchestani hanno una resistenza straordinaria, non hanno la velocità e lo slancio dei cavalli persiani e specialmente di quelli del Khorassan, sicchè era molto difficile che potessero raggiungere i due fuggiaschi, quantunque le cavalcature di questi avessero galoppato quasi un paio d’ore.

Dopo il primo slancio impetuosissimo, i cavalli turchestani erano infatti rimasti indietro, non ostante le frustate furiose dei loro cavalieri.

— Non ci perderanno di vista, — disse Hossein.