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154 | la contraddanza |
scosta fra le mani, pensando se mai le cose tornassero una volta al loro corso naturale.
“Vorrei che me lo spiegaste,” domandò la Falsa-Testuggine.
“Non sa spiegarlo,” disse il Grifone: “Cominciate la seconda strofa.”
“A proposito di piedi,” continuò la Falsa–Testuggine. “Come poteva egli rivoltarli, e col naso per giunta?”
“È la prima posizione nel ballo,” disse Alice; ma era talmente imbarazzata con quell’argomento, che non vedeva il momento di mutar soggetto.
“Continuate la seconda strofa,” replicò il Grifone con impazienza; “comincia ‘Bianca la sera!’”
Alice non osava disubbidire, benchè fosse sicura che la reciterebbe tutt’al rovescio, e disse con voce tremante: —
“Bianca la sera appare — nel lor giardini, in fretta,
Mangiavano un pasticcio — l’ostrica e la civetta — ”
“Perchè recitarci tutte coteste sciocchezze?”