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16 | lo stagno |
piedini! chi mai in terra v’infilerà le calze, e vi metterà le scarpettine? Davvero io non potrò farlo più! Oramai sarò tanto lungi da voi, che certo io non mi prenderò più briga di voi altri: bisogna che vi accomodiate alla meglio; — eppure bisognerebbe ch’io li trattassi bene,” pensò Alice, “se nò, non vorranno andare per la via ch’io vorrei battere! Vediamo un po’: ogni anno a Natale darò loro un bel pajo di stivaletti.”
E andava mulinando col cervello come farebbe. “Glieli manderò col procaccino,” pensò la bimba; “ma gli è davvero strano il mandar regali a’ proprii piedi! E quanto sarà curioso l’indirizzo!
- Al Signor Piedestro d’Alice,
- Tappeto,
- Presso il parafuoco,
- (coi saluti d’Alice).
- Presso il parafuoco,
- Tappeto,
- Al Signor Piedestro d’Alice,
Meschina! quante sciocchezze vo dicendo!”
Giusto allora il suo capo urtò contro la volta della sala: aveva più di nove piedi d’altezza! Subito