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48 la casettina


nulla, ma sentì uno strillo e il rumore d’una caduta, poi un fracasso di vetri rotti, e capì che il poverino era probabilmente cascato in qualche vetrina da cetrioli o cosa simile.

Poi s’udì una voce rabbiosa — quella del Coniglio: — “Gianni! Gianni! Dove sei?” E rispose una voce ch’ella non avea mai sentita, “Eccomi qua! Stava scavando patate, illustrissimo!”

“Scavando patate!” tuonò furiosamente il Coniglio. “Vieni qua! Aiutami per uscire da questo!...” (Cricch! si sentì scricchiare il vetro).

“Dimmi Gianni, che mostruosità c’è lassù, alla finestra?”