Pagina:Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869.djvu/112

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statuto accorda la lettura gratuita solo agli alunni delle scuole, e la società si propone di aprire pure un corso di letture e conferenze popolari.

Serravalle (Firenze).

A nome d’un benefattore che aveva respirate le prime aure di vita in questo antico castello, l’avv. Bruni mandava nel giugno 1868 un buon numero di scelti volumi all’egregio sindaco cav. ingegnere Lapini perchè come un primo nucleo di Biblioteca popolare si circolassero fra gli operai delle scuole comunali e della Società del mutuo soccorso.

Il sindaco il quale è uno dei più zelanti promotori del bene popolare nel circondario pistoiese che egli rappresenta degnamente nel Consiglio provinciale, accoglieva con animo lietissimo la prima offerta, facendo voti perchè presto l’idea potesse concretarsi con generale utilità dei suoi compaesani.

Spoleto (Perugia).

La prima Biblioteca circolante dell’Umbria fu istituita a Spoleto e sorse nel luglio 1867 per l’iniziativa del signor Luigi Morandi mirabilmente coadiuvato dal signor sindaco Benedetti, dal conte Montani ora presidente, dal dottor P. Chieri e dal signor conte Onofri.

Nel dicembre 1868 essa possedeva 770 volumi in 565 opere delle quali 381 donate, aveva avuto un sussidio di lire 200 dal Ministero di Pubblica Istruzione e lire 100 dal Consiglio provinciale: contava 40 soci paganti 50 cent. al mese colle di cui quote si provvede allo acquisto delle opere, alla stampa de’ statuti e