Pagina:Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869.djvu/116

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Sciolze (Torino).

Sciolse fa nel Piemonte la prima ad imitare l’esempio della Biblioteca popolare circolante di Prato. Il prof. B.E. Monti coadiuvato dall’egregio ispettore G. Borgna formularono nel 1865 sulli statuti di quella, un regolamento pel quale si dava gratuito diritto di lettura ai membri della Società, e ciò erasi creduto necessario di fare attesa la picciolezza del comune che conta appena 1300 abitanti. Però si confidava molto nel municipio, il quale invece (tranne l’egr. sindaco A. Barone) fu restio a tal segno che non ebbe scrupolo di rifiutarsi replicatamente alla spesa dei lumi e fuoco chiesta da 2 maestri per aprire gratuitamente una scuola serale e domenicale! La Società pur tuttavia si formò sol chiedendo doni in danaro e in libri: all’appello dell’egregio promotore Monti che già propagava una circolare nell’aprile e ottobre 1865, erano venuti 516 volumi e salirono quindi fino a 1000; eransi raccolti danari per lire 72: fra i più cospicui donatori si era registrato il nome di Costantino Camandona che fece il generoso invio di 100 volumi, il prof. Monti, proclamati poscia soci onorari: il notaio De Andreis, il cav. Pomba, il cav. De Castro che regalarono pure 100 vol. II Ministero d'istruzione mandava un sussidio di lire 50.

Ma com’era naturale, senza le tasse dei soci, (perchè l’istituzione era per la lettura gratuita) senza l’aiuto del comune che costrinse il Comitato a prendere a fitto il locale, non potevasi far progressi a vita durevole o almen prospera: se non fosse stato il patriottismo e lo zelo disinteressato pel bene che animava il presidente Bor-