Pagina:Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869.djvu/124

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L. Cristiani, C. De Chiaves, dott. Dona, dottor Montagna, conte Montanari la quale mettendosi d’accordo colla rappresentanza del Magazzino cooperativo, desse mano alla creazione di una Biblioteca popolare circolante che servisse non solo ai socii della Società operaia medesima ma eziandio a quelli del Magazzino suddetto ed alla Banca mutua popolare.

Un bell’appello ai cittadini valse buona messe di doni in libri, che a tutto il 31 dicembre 1868 erano 700, di cui 53 soli comprati, oltre di che lire 200 offerte dal municipio, lire 100 donate egualmente dal generoso prof. A. Garbini e un bel dono di volumi del Comizio agrario-vogherese.

Fa aperta nel marzo 1868, e serve tutti i dì ad uso dei soci: a tutto il 31 dicembre 1868, 90 erano stati i lettori (quasi tutti sodi operai) e 175 le opere circolate.

Il capitale dei libri si può valutare in lire 350: L’amministrazione della Società operaia che coi suoi membri provvede a turno alla custodia e circolazione dei libri spese già in legatore circa lire 100.

Vercelli.

In seno alla Società operaia fu promossa una Biblioteca circolante per uso dei socii.

Viadana (Cremona).

L’egregio abate prof. Luigi Parazzi è il promotore d’una Biblioteca popolare circolante femminile ed ebbe la fortuna di vederla sorgere in poco di tempo nel 1863 dietro un semplice invito e al di là delle possibili speranze per piccolo paese come Viadana: essa è fondata da una So-