Pagina:Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869.djvu/31

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nanza generale (9 gennaio 1869) eranvi anche 550 volumi regalati, dei quali 130 furono offerti dal signor Antonio Gavirati e molti altri dal Ministero, dall’avv. Conelli e De Toma.

Ancona.

Cesare Rosa maestro normale, e Vitt. Bacci prof, al liceo, nell’agosto 1868 mettevano in giro per la città un appello e un progetto di statuto, chiedendo la quota mensile di cent. 25 a chi volesse farsi socio di una Biblioteca circolante pel popolo. In breve furono 250 gli ascritti, molti i donatori, e più di 400 vol. offerti costituirono il primo nucleo della nascente istituzione. Venti azioni furono sottoscritte dal Municipio, la Camera di commercio mandava al Comitato promotore 50 lire di regalo, e altre L. 50 la Società Vittorio Emanuele.

La prima generale adunanza fu tenuta il 30 dicembre nella sala della Guardia Nazionale per approvare lo statuto formulato sulle basi della Biblioteca pratese ed ivi fu eletto il Consiglio direttivo con alla presidenza Vitt. Bacci, segretario bibliot. Cesare Rosa, cassiere conte G. Bonarelli. Verranno a conforto dell’impresa le adesioni delle Società di mutuo soccorso, e quella di mutuo provvedimento che già con lettera vi si dichiararono favorevoli e disposte ad ogni maniera d’aiuti, unitamente ai librai Aureli e Mancinelli.

Il 28 febbraio 1869 la Biblioteca s’inaugurava con pompa solenne, i soci erano già circa 400 e 700 i volumi raccolti, il municipio aveva accordato l’uso gratuito di un conveniente locale: dissero belle parole in quell’occasione il professor Vitt. Bacci e il maestro Cesare Rosa.