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Pagina:Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869.djvu/84

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minava il 17 giugno un Comitato speciale incaricato di un progetto di statuto e alla presidenza del medesimo fu eletto il cav. Angelo Mangot. Lo statuto si approvava agli ultimi del luglio, e il 1° d’agosto dello istesso anno la Biblioteca con 1265 volumi era aperta nella casa del M.° Zon Jacop che la locava per lire 75 trimestrali, spendendosene già 45 mensili pel distributore e custode.

La Biblioteca ebbe numerosissimo concorso sul principio. Ma le molte spese dell’affitto, dell’illuminazione a gas, del personale, e l’irregolarità provata nei versamenti delle quote la fecero chiudere al tempo della guerra del 1866, moltissimi libri prestatici nei pochi mesi di vita si perdettero e non poche opere rimasero incomplete.

La Direzione a poco a poco scomparve perchè 4 membri di essa non cittadini di Parma si allontanarono per ragioni d’impiego, scomparvero pure gli azionisti, dei quali non pochi mai pagarono un centesimo e i pochissimi che puntualmente contribuivano non eran sufficienti a sostenere le gravi spese.

Rimasta chiusa per quasi due anni la Biblioteca, i suoi volumi furono ceduti alle Scuole popolari serali, di cui la Direzione li dispose in un locale del municipio a servigio degli alunni, e ne fece l’apertura il 10 maggio 1868 distribuendosi in ogni domenica nelle 3 ore antim. con apposito regolamento del Consiglio dirigente la Società parmense per l’istruzione gratuita popolare maschile: le letture al 30 dicembre 1868 erano 190.

La lettura è gratuita e può fruirne chiunque si presenti munito di raccomandazione dell’ispettore o dei 3 direttori delle scuole serali o di chi