Pagina:Le cento novelle antiche.djvu/88

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madonna, io vi ho onorata quant’io ho potuto; priegovi per amore di me che voi ritorniate omai a casa di vostro padre. E la vostra figliuola io terrò a grande onore. Tanto andaro le cose innanzi, che l’arcivescovo sentì che ’l medico avea dato commiato alla nepote. Mandò per lui, et acciocchè era grande uomo, parlò sopra lui molto grandi parole mischiate con superbia e con minaccie. E quando ebbe assai parlato, il medico rispose, e disse cosi: messer, io tolsi vostra nepote per moglie, credendomi della mia ricchezza poter fornire e pascere la mia fameglia; e fu mia intenzione d’avere un figliuolo l’anno, e non più. Onde la donna ha cominciato a fare figliuoli in duo mesi. Per la qual cosa io non sono sì agiato, se ’l fatto dee così andare, che li potessi notricare; e a voi non sarebbe onore che vostro legnaggio andasse a povertade. Perch’io vi cheggío mercede1, che voi la diate a uno più ricco uomo ch’io non sono, sì che a voi non sia disinore.


    nollo potè travisare; e il Manni commenta: “qui vale ingannare, e mostrare una cosa per un’altra.” A me par cattiva la lezione, e peggior il commento. Sembra al contrario che le belle parole e i belli sembianti del marito avessero dovuto rassicurar la donna e indurla più facilmente a tentar d’ingannarlo.

  1. vi cheggio mercede; qui vale vi chiedo di grazia.