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«Studia la vita di tutta l’umanità, di cui non possiamo conoscere nè il principio nè la fine e di cui non conosciamo che un’infima parte, e allora comprenderai la tua vita.»

Come nel campo delle scienze sperimentali, queste mezze scienze sono tanto più macchiate di oscurità, inesattezze, assurdità, contraddizioni, quanto più si allontanano dalle loro proprie questioni.

Il problema di una scienza sperimentale è una conseguenza naturale dei fenomeni materiali: se la scienza sperimentale vi introduce la questione della causa finale, non risulta che una grande confusione.

Il problema di una scienza speculativa consiste nel comprendere l’essenza della vita, indipendentemente delle sue cause. Che la scienza speculativa vi introduca l’esame dei fenomeni sociali e storici, e avremo l’assurdo.

La scienza sperimentale dà una conoscenza positiva e mostra la grandezza dello spirito umano, solo quando non introduce nei suoi studî la causa finale. Al contrario la scienza speculativa è scienza e mostra la grandezza dello spirito umano solo quando scarta totalmente la questione delle cause dei fenomeni e considera l’uomo in vista del suo fine. Tale è, in questo emisfero di cui è il polo, la scienza metafisica o la filosofia.

Questa scienza pone nettamente la questione: «Che cosa sono? Che cos’è l’universo? Perchè io sono, e perchè l’universo è?» E dacchè esiste, dà sempre la stessa risposta.

Che il filosofo chiami essenza della vita, che è in me e in tutto ciò che esiste, le idee, la sostanza, lo spirito o la volontà, vuol dire una sola cosa: questa essenza esiste, io sono questa