Pagina:Le confessioni di un ottuagenario I.djvu/510

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capitolo decimo. 483

nemente a sè, onorandomi ad ogni due parole dei titoli di cittadino e di avogadore. Mi proclamò benemerito della libertà, salvatore della patria, e figliuolo adottivo del popolo francese. Indi i carri presero la via in buona regola verso San Vito, i cavalleggieri scomparvero colla valigia in un nembo di polvere, ed io mi rimasi allibito, sorpreso, scornato fra un popolo poco contento e meno ancora satollo. Tuttavia gridavano ancora: — viva i Francesi! Viva la libertà! — solamente si erano dimenticati del loro avogadore, e questo mi procurò il vantaggio di potermela svignare appena cominciò ad imbrunire. Il ronzino non avea tempo di rintracciarlo, e poi non mi bastava il cuore di cimentarmi sovr’esso a qualche nuovo trionfo; capii che miglior prudenza era rimanere a piedi. A piedi adunque, e col rammarico di aver perduto in superbe frascherie tutta quella giornata, ripresi per sentieri e per traghetti il cammino di Fratta. Molte considerazioni politiche e filosofiche sull’instabilità della gloria umana, e del favor popolare, e sulle bizzarre usanze dei paladini della libertà, mi stoglievano la mente dalla paura che qualche disgrazia fosse successa nel frattempo al castello. Peraltro le cascine deserte per le quali ebbi a passare, e le tracce di disordine e di saccheggio che osservai in esse, mi davano qualche pensiero, e fecero sì che affrettassi il passo involontariamente, e che mano a mano che m’avvicinava a casa mi pentissi sempre più di aver trascurato per tante ore la faccenda più importante per la quale mi era mosso. Pur troppo i miei timori erano fondati! — A Fratta trovai letteralmente quello che si dice la casa del diavolo. Le case del villaggio abbandonate; frantumi di botti, di carri, di masserizie, ammonticchiati qua e là; rimasugli di fuochi ancora fumanti: sulla piazza le tracce della più gran gazzarra del mondo. Carnami mezzo crudi, mezzo arrostiti; vino versato a pozzanghere; sacchi di farina rovesciati; avanzi di stoviglie, di