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rivelato, non ti dirò, mio Edoardo. A quale scopo te lo direi?... Tanto, tu te lo immagini — l’hai forse immaginato prima d’ora — se vedi che, per ciò stesso io muoio. Ti dirò soltanto che nessuna nausea, nessuna lusinga, e nessuna delusione mi venne risparmiata: strano e complesso sviluppo di miserie e di splendori. Ma tu, che mi hai veduta impallidire ad una rivelazione, tu che mi hai sentita tremare di felicità nelle tue braccia, tu devi sapere che io non avrei potuto — fatalmente — resistere alla passione, quando l’ultima barriera che mi divideva dalla sapienza della vita e dell’amore, fosse caduta.
Ora muoio — e se qualcosa mi fruga le viscere, in questo istante ultimo, è la spina di portare un rude colpo alla tua bella e gloriosa giovinezza. Io sono vecchia oramai — finita di anima e quasi finita di membra. Tu, di me poco più giovane, sei nel trionfo del più luminoso meriggio.
Addio, mio Edoardo, ricordami qualche volta, quando la malinconia delle cose passate e l’ama-