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Pagina:Le confessioni di una figlia del Secolo (1906).djvu/98

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— Con quello che do.

— Non basta!.. Non basta a sfamarci, a vestirci, a tutte le necessità nostre!...

L’uomo ebbe un cattivo ghigno.

— Avreste forse dei capricci, adesso?... Vi volete forse dare alla buona tavola ed allo chic?

Vidi mia madre fare un passo avanti. Ma ancora volle frenarsi.

— No — disse — Domandiamo soltanto il necessario... e qui il necessario non e’è.

— Ingegnatevi, care mie. Io non posso dar altro.

— Non puoi?... — ghignò a sua volta mia madre. — Ma tu guadagni molto ... hai un’alta posizione... Perchè, dunque, non puoi?

Ancora mio padre crollò le spalle.

— Ingegnatevi, ho detto. Non posso. Ho altri impegni.

Una veemenza, una furia. Mia madre, la dolorosa e muta, gridò alto, come una squilla.

— Ah! ... hai altri impegni?.. Miserabile!.. Lo so che impegni hai!.. Hai un’altra donna... hai