Pagina:Le dicerie sacre.djvu/174

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Diceria II. i6j più lungamente fà bifogno.che fi ragioni. Voi Serenilìimo Sire, mentre io qui con alquanto di digrelTìone mi dffondo, e di cofe pù nuoue, e più lottili apparecchio la lingua à difcorrere , apparecchiate l'animo ad vdire con sttentione non minore di quella , che fin qui predata mi hauete , per la quale mi fono in guifa della_j volita humanità fatto certo , che datila all'- auanzo del mio dite, quantunque nncrefcc- uole, m’iroprometto vdienza corrcfe . V huo- moper oliere affolutiffìma opera , e belli/lima imagine di Dio,fi può dire quafi vn Mondo minore . Dirti male. Meglio haurei parlato, fc detto hauerti Mondo maggiore quanto alla eccellenza , e nobiltà , poiché con affai più perfetto componimento, con più piactuolearmonia , e con più fublnne dignità i numeri tutti, le mi- fure , i peli, i mou menti, le qualità , e quante altre cofe il maggior Mondo compongono, in tè contiene, efoft’ene. Le quali tutte, oltte la commune confonanza, che ne gli altri < ompo- fti hanno, in erto comein fapremo artificio vna forte fuprcma confeguono. Età guifa a’vna gran Mappa vniuerfale da dotto Geografo ridotta in aogufta muoia , ò quali picciola, & ar* tificiofa palla da più fotti le Archimede lauora- ta ad effempio delfimmcnCe sfere, vedefi in ef- fo epilogato vn breue compendio dell’ Vnuer- fo. Cosi dille Filone. Pnduxit Deus hominem de limo lem, dr dedit ei virtuitm commendi tfmnia. Così il Trimegifto Uomo tfl quoddam omne,& quoddam totum in omni. Così Chri- flo dille. Ite indicate £ua»gel:t<m omni cria- tur* . Et à dirne il vero,qual cola hà l'huomo, che iioQ fi troui nel Mondo ? ò qual co fa hà