Pagina:Le dicerie sacre.djvu/187

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t>* La. M v 5.! c jl «J«ì poiolinodeile nati, e quel picciolfolao, ch’« t dall’aii del nafo alle eftremità del labro fo- •raoo, cutti.e tré fono fp«t>j fri sè vguatmeiice «Manti. Dj! fommu dell’vnghia deli'md ce_> alla fua giuntura più balla , e di là in fin douc la num li congiunse al braccio nella patte (il- •elite ; c nella domenica ancora dalla eftrema «nghiadel metano diro infoio ali'vltima giH- ntra, e quindi alla rafeetta della mino , tutte quefte proportioni fono eguali fra fe ftclTe . Il «naggior articolo , ouero intianod* dell’indice agguaglia l’alrezzadrliafiome; Gl'al-ri due infino all’eftretno dell’vngliia, pareggino la jnifuta , ch’c dalla glabella delle c/glia alla sò- triti dtllc nari. li pr nio , e magg ore artico’o «ftl dito metano coirifpóde à quello fpatio.ch-

  • tià la tadice delle forge, e 1 vi timo fonda del

mento. Il fecondo è tanta, quanto dalla punta* tl;l mento all’orlo del labro inferiore - Il terzo i quanto dalla boccali più profondo termine «Ielle cari. Tutta la mano è tanto, quante tur* toil volto. 11 maggiore iurranodo del pollice fi «fifa eoo l’apertura delia bocca,e tó quella mi- luca,ch’c dal mento al labto più ballo II mino» te è quàro dal monte delL'infiino labro all’infi* «io sire delle nari » Di tutti gli articoli eftremi l'vughiecatengonoappSto la metà. Q che Cc- tera mirabile J Anche pù . Dal Canaletto,ch’è tra le ciglia agli angoli eftremi,è q ;3ro da’derti angoli aU'òrecchie. L’altezza della fronte, la. lunghe*** >i;l nafo, l'ampiezza della bocca loco £rà fc ftc^e eguali. Parimente la larghezza «Iella palina e della piata è l’iftefla.L': largliez* li, ch’c dal più baffo confine del tallone al più alto del piede ,é pari al’alunghczza , ch^ dal