Pagina:Le dicerie sacre.djvu/241

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tome con l* armonia delle fue preghiere alk£ tauaad afcoltarla Iddio , così con quella ds_>‘ fooi Organi molle à vifirarla Valeriano. Per ]a qual cofa fiamo à credere coftretti, ch’à Dio gratillìma, e cariflima fia la Mufica . Lauda- te Dentri in fono tubi^r {/[alteriti, & tythara,, ($< organo, tic cymbalis iubilantibns. E perciò dille Plotino, che col mezo della Mufica può r huomopiù facilmente , e più felicemente.» poggiare à lui . HalC adunque ad hauer per collante , quefta forte di Mufica non folo itoti eller cattiua , ò biafìmeuole, ma gioueuole, e_» commendabile fommaraente, nè di ella ripofo alcuno à gli fpiriti affaticati più honefto, ò medicina à glianimi infermi più faluteuole poter xittouare nell’otie, come quella, che moke 1*- orecchie,(oliala la mente,conforta il cuore,mi* riga gl’iracondi, rallegra ì maninconìci . tempera le frenefie, e tutti i vani, e molefti penfieri difperde. Non però già mi arrifchio à dir'io, che tale fia la mufica del noftro Chrifto, per» ciocha le naturali non fono alle fopranjturali eccellenze da contraporfi. Ma perdonimi-il ve- ' xo , fe con humane mi fu re vò pur taluolta k diurne cofe coi»paflando, poiché non sò più iru* alto con l’ali del mio bado intendimento Icusr- mi, nè quaggiù oggetto mi fi porge innanzi più conforme per dichiararle , nè altroue ef- fempio ritrouo, che meglio à sì perfetta imagi-’ ne fi confaccia . Quefto dirò bene, che dal fuo cantare ogni fanto coftume s’apprende, ch’è di bontà,d'humiltà, di carità, d’innocenza, di pa- tienza, d’vbbidienza, e di milk altre virtù vmo clTemplare; ch’è vna regola infallibile della no- ftra vita feorretta, polTcnce in coi ad infondere gra-