Pagina:Le dicerie sacre.djvu/25

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TVrZ terréni, parte acquatili,parte volanti, compartendo il guizzo a’pefci, il volo agli vccelli, lo ftnfcio a’fetpent'jU eorfo alle fiere, e dando al Cerno le Corna, al Cauallo le zampe, al Cinghiale !e zanne , all’OiCo le branche, al Leone allattigli, all*Iftrice lefpine , alCameloIo lcrigno, all’EIefìte la probofeia .Illic preclara cpera, & mira Mia, varia btfliarum gtrura, & emnium ptetrum & creatura btltiartim. Coen pia eque fi alle volte di far fedoni. Riuol- geteui ( vi prego} à riguardare per la verdura tanta copia di fiori, e di foglie, e fronde, e di frutta, e di fpiche, e d’herbe.e di piante,e di radici,e di bofeaglie ; e ditone poi fe fi polTono più bei fregi,e fogliami dipignere.ò più ricche Spalliere,e cortinaggi te Ile re di quelli,e quelle, ond’egli adornò quefta fpatiofa cafa dell’huo- mo . D temi fe fi ritrouano drappi in Lidia,a- razzi in Babilonia,ò tapeti in AlelTandria, ch’à i naturali etnamenti,che per la terra fparfi fi veggono,non cedano di gran lunga. Chi è,che vegga il cinabro della rofa, il minio del garofano, l'incarnato del papauero, il candido del geifomino, il giallo del girafole, il cileflr© della viola ,1’azurro deU’infiorito,e che non_* ammiri la fapienza, e lo fttlc di quel gran Coloritore ? qual labto è che non fi Aringa? qual ciglio che non s’inatchi? qual fronte che non s’mcrefpi nel rimirare la variabile fpoglia, di cui fi verte il Camaleonte r il ponipofo moni» le, che porta al coltola colomba: òla fiorita ghirlanda , che s’intefle della coda il Pallone > qtial’huomo è tanto ftolido, che alzando gli occhi alia vaga dipintura , che-* per i’oppofaione del Sole negli bumidi mmoli fór-