Pagina:Le dicerie sacre.djvu/262

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D I « 1 R I A IL ifi le mani, i piedi, e qualch'altta cofa, di cui 3 bello il racere._Setrc fono i fon nella tefla aperti dilla Natura,!* bocca,gh occhi, l’orecchie, c le nari . O'tra fette hore fenz* il refpirare_* del fiato la vita non dura . Più d' fette giorni il dig'unp non fi foffre fenza mor re . 11 g'udicio de’morbi eoo ma^i'iore euidenza ne' fettrmi giorti' fi fj, qual' perciò ì Medici Critici, cioè Siudicial fon detti. Conia proportione ancora del Settenar o crea Iddio l'anima ,e fecondo il Settenario l'anima è nceuma dal Corpo . Ec ecco , rhe "orbe’ it'la rtoftra vira morralf lutto intorno al perno d quefto facro numero fi ri- uolge Appellano incora i fegtiJCi di Pnrago- ri quello numero di virginità , e perciò à Pallai): fù confecrato, per non rflcre generato, n5 generante, petcìoche non fi puri in due patti tguali d uidere , sì ch'egli nafea d’alcun numero replicato, nè duolicaro pattot'fcc nume- roalcuno che fi racch ude destro i confini del D 'ci, il quale è il primo termine di tutti i nu- meri. E parimente numero della religione venerabile, e f irmidabile .eflèndo predo gli He* btei numero di giuramento, i qu ili per gli lette noim di Dio giurar folcuano ; Onde Abraa- moquaudo fi rappaiumòcon Abmtelccche, in teftimomo del patto , e della tregua , Statuii feptem »gnasgregif/eorfum. Enumero di tipo* lo, perche nel fe'timo giorno della creatione. Vini requiem? ab vniuerfo operi, quo A p aitarti.. E numero di beatitudine , e quinci fi derma quella vulgare apoftrof: del Poeta. „ O terqut,qunlcrque beati J

o coi fi comprende la beatitudine doppia,deli’,

•njcwj c del corpo ■ li numero di putita : Cosi l’im-