Pagina:Le dicerie sacre.djvu/270

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Diceria IL t6i do tutte le fudette fcienze s’apprendono, cosi 4 anthe vn libro muficale,doue cantando tutte le belle confonanze fi trouano.Vi (eumene di quel libro del Piofc-a fermo dentro,e di fuoraìEc- co in Chrifto dolori interni, e dolori edemi. Ma vi raccordale cofa ri era fermo? Lame», lati enei, Cnrmina,(^ Vi. Vi erano ferirti guai, e quelli guai erano efpreflì in lamenti, e quefti Irnienti erano fpiegati in verfi, eqtieftì ver- fierano medi in Mufica. Note banche, e Dote nere, innocenza, e padione. Note »eloci,e note tarde,pottione fupenore,& inferiore No- te,Vetfi,Aria, e Parole.Anche Giouanni là nella fol'tudme del fuo e(fil:o( come di fopra v'accennai) racconta d’hauere vn’altro I bro redo- to, ma dice, che’l libro era ben chiufo , e_» fuggellato, e che i fuggelli erano fette,e che quefti fuggelli non poteuano edere aperti, ft_» nonfolodal 'Agnello, e che l'Agnello haueua parimente fette corna, e fette occhi. Ma qual’à ("Agnello rccifo.fe non Chrifto morto in Cro- de ? quali fono i fette occlv, fe non aggiunti ì i loidella fronte i cinque delle piaghe» quali le (ette corna, fe noni fuoi fette attributi,virtù, diuinità fapienza, fortezza , honore, gloria , e benedizione t quali i fette fuggelli, fe non fette fecteti profondi della fua eterna fapienza i quali le cb:aui da differirgli,fe non le fue fette Parole; nelle quali ci d.fcuopre-fette precetti vtiliflimi .cfi’eghcome Padre amoreuole lafcia a’ fuoi figliuoli nell* edremiti della vita l Che perciòall’aprir dell'vltimo fuggello, ftclum tjlfiltritiut» in Cilo ; quafi dirotando, ch'alio fpirar della fettima parola col fine della ▼ita fimfee ancora il parlare, P«ttr ignofee illit ,