Pagina:Le dicerie sacre.djvu/271

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i«i La M v s i c a. 1 illis ficco il primo fuggelloaperto.doue c’infe- gnj a perdonare a' nemici, fittiie micum trit, ecco il fecondo, douc ci ellorta a hfeiare il peccato, e tornare a penitenza, Ef tu»j,ecco il terzo ,doue ci ammaeftra à rendere il domito olTequo a’ pareri. Deus meus Detti meutt ecco ii]quarto , dou: ci confìgl’aà ricorrerea D o nelle tribulationi. Siti», ecco il quinto, do- U< ci dà ellempio d defideiare ardentemente la falute del proflìmo. Confammatum eft, ecco il fefto, done ci conforta a perfeuerar nelle buona opcrationi inftno alla morte. taterin martus fuas t ecco il fctnmo , doueci dirnoftra comc dobbiamo cómetter l’anima noftra nelle rruni di chi l’hà errata . Et ecco in fette parole fette documenti. O marauigl’ofo Settenario.Ma più Dìi piace a qucfto propofito and ir cófìderando quelle fette ISpade,quelle fette fiaccole.e quelle fette ftelle.pur da me duzi métouate, che’l me- defimo Euàgelifta fra l’altre riuelationi, lequa- li in vifione gl'apparuero, vide innanzi il trono di Dio, Si alla delira del figliuolo dcH'hiiomo^, E non vi par’egli.ciie in quelle fette parole aua, pino appunto fette fiamelle, che riempiono l’a- nime di virtù,e d’ardore? dico quelle fette gra- tie,chc dalla terza perfona della Trinità v£go» no quaggiù a gli huomini difpenf.ite , lequali fono come le fette ftelle della Tra montana, che da quelli flutti del mondo amanflìmi al vero porto ci feorgono. Andianle per voftra fè col Profeta Ifaia annouerando .Spiritum fapientit, Ecco la vera fapienza.che compatifcc l'ignota- za de’ Carnefici, hatertgnojee illis .quia ne. /cium. Spiritar» intellettvs,Ecco il vero intel- letto .che fà iotédcie al buon ladrone quel che incc>