Pagina:Le dicerie sacre.djvu/29

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vra per la pcrfcttione della figura.& per altre circodanze tutto il Cielo ft può dire che fìari. tratto di D o . „ idundum mtntt gtrtns,fimilique ima* gini form*ns . il Sole nondimeno c quello, in cui maggiormente appare ,& rifpltnde la fomiglianza di erto facitore.Perciò i Pitagorici haucuano in ifod'inchinarlo nafeente. Perciò Platonsj chiamollo Idolo, Se Coloflo di Dio porto nel Tempio dell’Vniuerfo;& altroue vifibilefì- gliuol di D’o. PerciòLamblicodifle .ch'era xiguaidtuole imagine della diuina intelligc- ia. Perciò nella prima lingua tanto il figliuol di Dio, quanto il Sole con la rnedefima voce c’appellano. Son quafi amenduedella fanità autori .DaHefiodo,&daHomero è detto iìgl'uolo d’Hiperioue , & di Thia, cioè della «Luinità . Da Orfeo occhio della giurtiria, Se lame delia vita ; Et appo lui lignifica laftefli Sephiret, e ouero numero Cabalirtico, cioè Tiphcret, interpretato bellezza.Da Euripide lampada di Dio . Da Speufippo Apollinea , qiufì contenente in sè la forza , & la luce di tu.te le (ielle. Da Heraclito fontana di luce. Et dagli Hcbrei par mente è chiamato 'Se* roes, che tanto importa , quanto luce. Da’- Gieci Hel.on , ò Haylon, perche fi mota intorno al bellico del inondo.Da’Latini Sol, Se da^li Adiri Adad;iìche altro non vuoldir che Solo . Da Oceroue moderatore del tutto. £ finalmente da Ambrogio Satocon altri ceto eucoaiij nobil (Timi c celebrato.Et diucro chi ì die nò tauuifi,& nó raffiguri in querta bel- lilfima figura la lineatura di DioiTutto chia* rezza,