Pagina:Le dicerie sacre.djvu/305

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La H v s i c il glio.difgiungerfi dal corpo l'anima; anzi l’vna dall’altr'amma fepararli, anzi m’anima iftef- fa diuiderli in due pezzi, ediuiderfi ingolfa, che gliene refta vna parte lacera 'li mano , dico Giouanni , nvfero auanzo di cosi mifera. bileftrage? Figlio poi da lei amate, non folo, come figlio , ,ma come figlio vnico , come figlio fenza padre, come Iddio , come benefattore, come innocente, come vbbidiente , e co> me per infinite conditioni amabile . Icct fi- liuus tr<KS. Ecce matcr tua . Martirio non meno annunciato , ch’anriueduto da quel buondì secchio Simeone . Tuxrn ip/ms animar» dt. loris pcHrunfìbit gltdius . Che di ferro faticate fieno le fpade, quefta è cofa, che l’arte ogni giorno la frequenta , elafperienza chia- xamente la dtmoftra . Ma chi vide giamai vna fpada Temperata di dolore , e non d’acciaio I Ahi Amore Carnefice pietofo , tu foftiilfabio di quefto difpietato ordigno ; trà le viue_» fauille delia tua ardente hicinafutono datele tempre a quefta ftrana armatura , che pa(Ia_j alla Vergine il cuore . Nè certo d’altra materia faceua mefticri , che falle per far colpo tale, douendo non ferire vn corpo , maluifce- tare, & vccidere m’anima. Per far ferite pic- ciole batta la punta, ò la metà della fpada_j, ina quando la fpada arriva infino alla impugnatura dell’elfe, infinoalla Croce, legno è, che ptofoiidiflìma Zìa la ferita . Quanti dolori infino a queft’ hora hà foff-rtiper Chrifto la Vergine , e nel circonciderlo , e nello linarrirTo,& in tutto il rimanente de’ fuoi tra- uagli, fono ftate punture si,ma non però molto impotunti^fucono piaghe sìjtnaj che pure alla