Pagina:Le dicerie sacre.djvu/307

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ijS La Mrsic» penne ,che non di lontano,ma prefcnti fermo» no lettere amorofe. Son lingue , che parlano» fenza fauella . Ma fono anche rtrorhrnti muli* ci, eh: fi accordano trà gli amanti. O che Mu- fica fanno gli occhi di Chrifto con quelli di Maria mentre fi mirano! O che armonirfaono gli fguardi di Maria coir quelli di Chrifto mentre s'incontrano ! Sguardi efficaci, fguardi loquaci, anzieloquenri ,che cacendo ragiona* Do,nel (Ilentio s'intendono, ccmmuouono fenza parole, perfuadotiofenza argomenti, e dialogando reciprocamente trà fe rtelli con vna mutola facondia, fanno qtiafi ma bella muta «fi madriali à due. Chi hà giamai veduti quia, a, e quindi opporti il Sole , e’J Grafole , quello itr Cielo, quefto in rerra.quellocon raggi,quefto con fogl.c, l'vno all’altro nuolgeili , che fe quello fotge,quefto s’apre -, fe quello pogg a , quefto s’inalza; fe quello tramonta,q<iefto s’in» china;Concempli in fimil'atro la madre pende* te dal figlio penderne; la quale fe già al Leuan- te del fuo natale fù piena di gioia , al' meriggio della fua vita vide lieta.c beata, ahi rmfera, che hora airoccafo della fua morte trabocca di mortai dolore. Tgo diltlìo meo,& ad me con- uerftoeius. Chi vide mai due fpecchi l’vno z fronte all’altra,che con vicendeuoli nfUflì ri- percuotono quefto i quello i medefitni oggetti ; Cófideri nè più nè meno la madre,e’I figlio, il figlio sù la Croce,la madre à piè della Croce, il figlio patifce,la madie compatire, muore il figl'ojtramortifce la madre, languifce il figlio, fpafima la madre, e con dolciflimo cabio di te- uerezze fi dano.e redono infieme colpi, c rifpon. fte d’affettuofi (tntimiti.Fltùi fuper *f-