Pagina:Le dicerie sacre.djvu/386

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Diceria ITI. J77 Fede fina fi chiama . Hà dod.ci Aderirmi, ò »oi gliam dire groppi, e complicationi di più ftelle , a' quali fù dato nome di fegni, e figura d’a» nima li. Da quefti fono adombrati i dodici arti* coli , conteuuti dal tnifteriofo Simbolo della noftra Fede, fopra i quali il Sole di quefto Cielo fi muoue, c fotto i quali moiri altri impliciti fe ne comprendono , efpliciti però ne’ Canoni de’ (acri Conolij, e nell'£cclefi»ftiche tra* dirioni. Hà in sè tré linee : due fono locate nelle parti eftteme: la tei za , che per lomezodi elio è condotta , è detta lana del Sole, e qui- ui qualbora oppofti , ò congiunti corrono il Sole, eja Luna, conuirn, che i'rndi loro necet- fariamente s’eccliffi. VaUeoe il Sole per quella ». non accoftandofi delle due a quella più , ch’à quella ; Ma gli altri lei Pianeti dall'ina parten»- dofi, & hor di qui, hor di là decorrendo, qual più tofto , e qual meno di giugnere all’altra fi lludiano. Quefto racle con allegorico amma«- ftramomo infognarci, che parimente 1 Seguaci, del noftro Selc cleono per la diritta linea dell» Virtù tenergli dietro , c per via indeclinabile.» incarninoli fempre alla buona offeruanza dcT voti, lènza mai torcere dalla dirittura delle antiche regole, e guardarli intanto da qualfiuo- °lia incontro di tentarione, che porcile nel collo di quella Ecclitica cagionar diftètto , & o* feltrare la ma luce dell'anima . Non fò trà quelli tanti cerchi menrionc deU’Otizonte , c del Meridiano, imperoche amendue , sì co- 1 me fouerchieuoli, e non uccellari, (odo dalla cclcfte Sfera efelufi ; quello perche in o» gni pa(To fi mata , e per ogni punto fparifee, c doue gli altri fono violentemente poru- .. «r