Pagina:Le dicerie sacre.djvu/404

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D i c i n a llf. 59 f ui degni imitatori di due AMEDEI, Corani to all'Ottomano Imperio d.innofi , moueteui allearmi, e col fauore del potennfTìrao Iddio de gli efTcrciri imprendete quefto nfbre. Che «(pettate; Troppo lunghi maneggi fon lej pratriche di quelle più defiderate, che cófeiua- te leghe, per la difficoltà, Jcqu.ili fogliono impedire , che non fi facciano, ò che fatte non fi difcio.'gano. Batterà almeno intanto, che voi con l’apparecchio di que’ pochi, ma ben cor- jedati'legni., chc’l-?oftro Sereniffimo fpilma, vniti con le galee di Tofcana , e di Malta ne veniate con maritime gualdane, e correre à rooleflarlo ,& à pertutbargli quel tranquille, ch’egli fi gode maluoftro grado ? Che ? Vi fpatienta egli forfeit continuo corfo ditan- le fueptofpere fortune? Doue fìetehorardi Baldouino, e Boemondo, l’vn de’quali la Cicilia, e l’altro l’Antiochia dalle mani pur de* Turchi liberarti si agetiolmente; Doue feitn Cottifredo, ch'efieguita fotto Pafchale Secondo la fpeditione del paffaggfo oltramare, eoa felice rittoria dal Sepolchro diChriftodifcac- ciafti Aladino ? Doue tu Ladislao, che ne’tem- pi d’Eugenio Quarto eoa tanto coraggio ad Amuratte sù le frontiere opponendoti, nep—» fenza pericolo d’eftrema (confitta Io coftrin- geftì alla ritirata ? Che diremo dell’Vnniade, che nel Pontificato di Califto Tetzo con pochi Chriftiani in Belgrado pofe Macomettoccn rutti i fuoi in ifcompiglio,& in rotta? O non fata per fempre viuo il nome dell’inuitto Gioua- ni d’Auflria, che sù le foci dell’Acheloo nell’* Echinadi ruppe con sì notabile difuamaggio di legni ,c di genti vn’armata formidabile dj