Pagina:Le dicerie sacre.djvu/64

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Diceria I. ss (]iterto terminc)à medematfi , & 3 formare {fi può due) vn'alrrosè, & quefìi fù il Verbo e- terno. CanJor ludi utrnt. Ecco il pennello. Speculum fiat macula Ecco !o fuccch o. ti imago inniiAtts Uhm . Ertoli Ritratto. Rimerò da tuitc le parti petf;ml!ìmo, fontana di diuiutà, radice di gloria , propagme nuca , prole vn genita, (implicita , e foftanza del Pa- dte,vguale, coeterno , e coellcntiale col Padre, parto ir.cfFibile, concetto mirabile, parola-.» indicabile, fiato incomprenfibile , principio e. terno, Capienza infinita , raggio di luce , lume di lume, Iddio di Dio, occh'o, faccia, & roano di Dio, progenie chiamato da Virgilio,Pallide da Orfeo figlio di Dio,da Platone, »etbo, da Giouanni imagine,da Paolo . Qui eli ima- &o Dei inuipbilit. Et altroue. Gloria Chrijli, qui e(i imago Dei. Ritratto tanto conforme,e fomigliante.che richiedo rna volta Chrifto da Ifilippo.chegli laCcrarte veder la paterna imagi- ile, gli rifpofe . Philippe qui videe me, videe &patrem meum. Quifidicerte. Trame, eM Padte non hà differenza alcuna , fumo amen- due vna cofa iftelfa.Ie mie fattezze fono le fue, io fono il fuo ritratto fpiccato ; Vedi me, e »e- drai lui. E così è in effètto, percioche , quali/ fattr talis FiliuSy\mi,gtmtn*tùfe videe Pater in Filio,Ok Filiusin Patre. Amano i Pittori la folirudine.e’l <ilentio,che perciò la maggior parte quando lauoranodi ferrar fi in luoghi fe- cren hanno per vfanza, dcae altri non vfi, nè fia chi loroillauoro interrompa. E così nè meno fece Iddio,il qual mentre fìaua quello ritratto formando , lo tenne appiattato per tutto (1 corfo eterno degli antichi fecoli nello Audio C 4 chiù-