Pagina:Le dicerie sacre.djvu/72

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Di ch r i a I. (j ben la bozza in Cielo . Altri orterrà l’effètto di cottila tua dimanda . Verrà tempo, ch'alia; tua pofterirà, ò Muse, farà conceduta ventura di vederlo. Per hora balliti contemplar le terga . Et perciò , Serenilfimo S’.re , il paflaggio che fà il noftfo intelletto a conofcere il fattore della fattura, fi chiama da’Dotti . Cognitio à fofìiriori.Son le parti deretane di D o le creature , onde impettito lume di conofcimento è quello,che di loto fi trahe. Che (i come dagli homeridVna perfona riuoltainlà non fi puòr la fpecr; dell’ind uidao difcernere dillintamen- te, fe !Ìuolgei)dofii;> q»*à non ci v ene à palsfa- re il volto ; Ex vi fu cognofcimr vir, & ai oc. curfu fucili (ognofeitur/infami ; Così dalla notirta delle crearure non fi può quella piena infotmatione battere deUe qa Irà di Dio , che dal vedere il figliuolo fi hà , il quale è| la fua faccia propria,& effenrrale. Egli è bei.Mvero, che non pur Mesi, ma tutti gli antichi Padri poterono in tuttó il coifo della legge naturai?, & della fcrirra infino alla Euangelica rimirare in ombra ofeurameme abbozzata quefta tan. to bramata imagine. Taccio le fcrittute , per- cioche opera fora non poco mafageuole il volete ad vna ad vna in minuto racconto raccogliere tutte le profetie, nelle qinli l’effigie del Meffia difegnata fi vede . Palio alle h'fto- rie. EtcheaTrtofign ficauano i facrifici, & le ▼itiirae.o chealtro erano irin, & le cerimonie, che tante abbozzature , done fi vetiiua if vero adombrando •, Tra'afcio per breu't* ['altre anioni deira vita di Chrifto,le quali tutte fi teg. gono nell’antico teflamento d’auamaggio delineate, Parlando folo ( per quel, che tocca al