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Pagina:Le dicerie sacre.djvu/95

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86 La Pitiì « i. Ónde per noi fi porta dire. Et ttjcondutmt dente ftr trunftat furtr tuus ; E (per non vfeire della Pirtura ) (e il Rè Nino non (oleua graria alcuna negare à chiunque ricorreua alla ima* gine del padre ; qual graria crederemo noi che voglia negare Iddio à eh unque ricorre al ri» tratto del figlio qualhora afjfcttuofarneme gli dica Refpict in faticai Chrifli tui ! Il terzo,ic rkimo effetto della forza di quefto Colorito fi i, che inganna , e vince il Diauolo . Fin- fero gli antichi fauoleggiatori, che l'orgoglio- fa Aracne accorgendoli di valer molto nell arte del riccamare e del ledere,falfc in tanta alte- rigiifche prefe ardimento di d sfidare la Dea 'della Sapienza,la quale fol per confonderla c8- tentorti di venir Ceco alla proua.Entrano adunque in telaio , difpongono i licci, premono le ,ca1cole,battono le carte , trattano la fpola , e’I ’fubbio ; là doue primieramente la fuperba gio- uane incomincia il fuo lauoro ad ordire, emé» tre ch’ella per difprezzo del Cielo rapprefenta in erto gli oltraggi , e le vergogne de’Cele- fti, l’altra più faggia , & immortai tertìtricc con più prudente ,&artificioso riccamo finge nella fua orditura i vanti, gli honori , e le glorie degl’Idd'j. Cosi la vince, indi (tracciato il pazzo ordimento, trasforma in Ragno l'emula fila arrogante, la qual non lafcia tuttau>a mife- lamente fofpefa d’ordire in aria le fue ftagilif- lime trame. Se mi fi concedette d’agguagliar tuttauia le profane alle fa ere tele, e dagli auue- nimenti fauolofi .edalle fittioni dc’GStilitrattar argomenti di verità Euangelica, direi, che quefta fjuolofa gara adombra in gran parte la contefa del D.auolo contro Chrifto, con cuj