Pagina:Le ferrovie economiche d'Europa.djvu/19

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In quanto all’esercizio non si notano tratti particolari. L’articolo più economico è il combustibile, il litantrace inglese costando sulle coste di Norvegia meno che a Londra e sulla maggior parte delle ferrovie d’Inghilterra, perchè i noli di ritorno da Newcastle alla Norvegia sono estremamente bassi, e quasi nominali. Si nota, ed è degno d’imitazione nelle locomotive a 6 ruote, il sistema radiale, che permette la libera loro circolazione nelle curve anello ristrette, non ostante che le sale abbiano fra loro la distanza ordinaria, del che però non crederei convenga far uso se non sulle linee, ove alle ristrette curve non va unita una forte pendenza, cosicché non occorrendo molta aderenza, si possono lasciar libere due delle sei ruote, dando loro il moto radiale. Ed è pure rimarchevole per eleganza ed economia il modo di attacco fra i veicoli senza respingenti, facendo servire alla repulsione la stessa sbarra di trazione con un’unica molla: la ristrettezza dello scartamento rende meglio ammissibile questo sistema, che è di molto sollievo nelle curve.

In complesso l’esercizio in Norvegia costa alcun poco più che in Isvezia, cioè da L. 2300 a L. 2700 al chil. per meno di due treni al giorno in media: ma la differenza sarà, in progresso di tempo, maggiore pei molti e grandiosi ponti in legname, che sono su queste linee e di cui occorrerà il rinnovamento presso a poco al tempo in cui si avranno da ricambiar le rotaje; quindi le spese di rinnovaziono del materiale, che pelle linee di Svezia si supposero bastare in circa L. 1500 all’anno, prenderanno in Norvegia forse il doppio o poco meno.

Nel discorrere di tutte queste ferrovie, non ho parlato mai delle pendenze, perchè a questo riguardo le linee economiche seguono la stessa legge delle altre; le pendenze aggravano le spese di esercizio d’una quantità certa e facilmente calcolabile; d’altra parte si può per esse fare dei risparmi nella costruzione assecondando il terreno; questi risparmi saranno maggiori o minori secondo la natura dei luoghi. Basta adunque che nella compilazione del progetto si bilanci l’attivo col passivo, e la pendenza che darà il miglior risultato finale sarà naturalmente la più economica, sia essa grave o leggera.