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52 le feste di s. giovanni

Leopoldo di giovani delle primarie case Toscane; questa Guardia era stata formata nell’anno 1766, in luogo della Guardia svizzera e Giandarmeria a cavallo, che Pietro Leopoldo aveva congedata nel 1765. Il primo comandante di questa Guardia fu il conte Antonio di Tourn. Questa Guardia aveva F uniforme di panno scarlatto con paramano, sottoveste e calzoni color bleu, con gallone d’argento e cappello a punte con penna bianca, cinturone d’argento, carabina, pistole e spada con fodero inargentato e lama incisa e dorata. La bardatura dei cavalli ornata di borchie e fibbie d’argento, e le selle coperte di velluto celeste.

Oltre la muta di gala, fiancheggiata da due cavallerizzi, e da due Paggi a cavallo, dove era la Granduchessa, seguivano altre quattro mute con le Dame accompagnate ciascuna da due staffieri.

In ultimo veniva la Banda militare e una compagnia di Granatieri.

In tal guisa arrivava il corteggio sulla Piazza del Granduca, ove erano già disposti i soldati a piedi e a cavallo, i feudatari e carri, gli stendardi, le bandiere e i trionfi.

Il Granduca salutato dallo sparo delle artiglierie della fortezze, andava ad assidersi sotto la Loggia in una sedia d’argento, situata sotto il trono nell’arco di mezzo. Aveva a destra le cariche di Corte, i Consiglieri di Stato e i Ciamberlani; a sinistra i Magistrati della città. La Granduchessa e le Dame salivano sul terrazzino al primo piano di Palazzo Vecchio.

Lettosi dal pubblico banditore l’Editto che intimava ai sudditi e vassalli del Granducato l’obbligo della recognizione e presentazione del Censo, si avanzavano a mano a mano i chiamati, e dopo esser passati innanzi alla Loggia